Ciampolillo: “A Bari il Movimento 5 Stelle non vuole vincere”
Di Gianni Carrassi.
Della scelta obbligata della Pani come candidata sindaca del M5S, se ne parla sotto-sotto da quando uscì “delusa” dall’ennesimo tentativo alle regionali del 2014 di dare visibilità locale alla preferita di Egidio Pani, già vicesindaco di Bari alla corte di Di Cagno Abbrescia. Lo possono testimoniare TUTTI gli “arrivisti e militonti” che si accalcano dietro le ombre dei senatori e deputati che l’onda lunga delle sorti elettorali ha pescato dalla ruota della fortuna delle stelle fino all’ultima tornata elettorale del 2018.
Grazie alla rabbia cieca di tanti elettori che non si sono mai neanche preoccupati di verificare i “pedigree” dei soggetti che andavano ad eleggere e ad un criterio di selezione con pilota automatico a gestione diretta e verticistica che ha portato nelle assise istituzionali interi nuclei famigliari, pacchettari di voti discendenti dalle cosche elettorali democristiane, piddine, forzitaliote e persino forzanoviste e fasciste tout court!
Il M5S Bari é notoriamente una costola del PD pugliese, come hanno dimostrato i fatti recenti chesi potevano conoscere investendo le classiche 5 euro per qualche visura camerale e come da tempo segnala Emiliano, raccogliendo alla prova dei fatti, la tacita sudditanza dei “portasottovoce” nel consiglio regionale e Decaro in quello comunale, anche se manco lui si é mai accorto della presenza fisica di sagome con funzione di rappresentanza, se non per attestare la presenza contabile!
Citatemi UNA SOLA battaglia, per non citare sempre le vergognose TAP, ILVA, TRIV, Sistema Socio Sanitario, Alta Velocità, Emergenze Agricoltura (Xylella &C), Acqua Pubblica, Rifiuti, Trasporti pubblici, Energia… nelle quali il M5S Puglia/Bari abbia ottenuto qualche riconoscimento e non si sia affermata la LINEA EMILIANO/DECARO!!!
Si vuole cambiare davvero la realtà sociale, civile, culturale, urbanistica della Città, della Regione, del Paese? Beh, questo cambiamento non può avvenire con l’attuale configurazione di QUESTO M5S eterodiretto da procacciatori d’affari, che é preda degli stessi mezzani e mediatori d’interessi che hanno gestito la cosa pubblica con i comitati d’affari che c’erano e che continueranno ad esserci grazie alla loro sudditanza ai sistemi di potere e controllo della Città!
E meno che mai potrà esserci un’evoluzione con questi compagni di merende con il domicilio in via Manzoni giusto per dare soddisfazione all’informazione che qualche cosa deve pur raccontare di loro all’elettorato baccalone che si beve tutto il vino editoriale annacquato che spaccia la Gazzetta o gli editoriali all’aceto dei soliti amici, ma che si organizzano e pianificano interventi nelle sale riunioni di un commercialista e di un imprenditore che si aggiudica lavori, arredamenti e forniture per enti ed imprese notoriamente legate ai gruppi d’interesse politico/istituzionali amministrati o affiliati ai consigli di amministrazione diretti o gestiti, con metodo “meritocratico” però, dai “mammasantissima” PD. Queste le dichiarazioni del senatore Alfonso Ciampolillo:
“Mi limito ad osservare che la figlia di Egidio Pani é stata indicata quale aspirante candidato sindaco di Bari da 32 iscritti al Movimento 5 Stelle nell’ambito di una riunione non pubblica, non formale e non riconosciuta da nessun organo dello Staff nazionale a cui hanno partecipato 62 persone. Non capisco quindi di quale “metodo democratico si sta parlando.
Non credo che questo metodo possa essere in alcun modo rappresentativo di una realtà come quella di Bari. La Pani peraltro, non é un’attivista della prima orae comunque mi sembra vanti quale unico titolo e unica esperienza politica, come da lei stessa dichiarato, quello -a me non noto- di aver fatto da assistente all’onorevole Giuseppe Brescia. Un po’ poco direi, quasi un’offesa agli elettori baresi.”
Cimpolillo rimarca “l’assoluta debolezza di una simile candidatura dimosra ancora una l’atteggiamento accondiscendente nei confronti del Partito Democratico di Michele Emiliano e Antonio Decaro da parte di questo gruppetto di iscritti al Movimento 5 Stelle che evidentemente non ha alcuna seria volontàdi cambiare la Città di Bari e di vincere, quindi, le prossime elezioni comunali”.
Ricorda che Giuseppe Brescia, un vero “miracolato”, uno sconosciuto nullafacente proiettato alla Camera dei Deputati dal voto in rete di poche decine di iscritti, “nel 2009, in contrasto con le indicazioni di Grillo, sostenne pubblicamente al ballottaggio, Emiliano. Lattanzio (eletto alla Camera dei Deputati alle ultime politiche) é un uomo di Emiliano, Dell’Olio é socio di affari del capo di gabinetto di Emiliano, servono altre conferme?”
Decidono LORO le candidature (sentiti gli amici degli amici), assegnano incarichi e consulenze, affidano compiti come fu nella migliore tradizione clientelare della DC, del vituperato PSI ed é oggi nel “Fuori tutto” del PD!
Quindi RASSEGNATEVI se intendete ancora votare questi soggetti, perché non vi resterà altro da fare! Ed il cambiamento non passa certamente dalla “Cittadella Fortificata” del M5S Bari o, almeno di quel che ne resta, appunto un gruppetto di una trentina di sudditi in attesa di piazzamento!