la mia esperienza a Telebari
LA VICENDA DI TELEBARI: Il patron di Telenorba di Conversano, Luca Montrone, era venuto al Teatro Nuovo di Polignano a vedere la prova generale di Androidi ed era rimasto impressionato dagli “juppiter”, i fari telecomandati, che il service della Smemo Music mi aveva messo a disposizione e che lui vedeva per la prima volta e mi aveva chiesto informazioni.
Così, quando successivamente, per vendicarmi della tv ignota nella rassegna stampa di “Androidi”,(mentre un musical simile, senza nomi in ditta, di Comunione e Liberazione “FORZA VENITE GENTE” ebbe “Domenica In” a Natale e Capodanno su Rai 1…per cui stanno ancora oggi in tournèe!) pensai di passare dallo spettacolo alla televisione, l’idea propostami di fare il direttore artistico di Telenorba, la tv del mio paese natìo e che era già la tv locale più importante della regione e poi italiana mi tentò! Quella tv, prima radio, era nata sulla spinta dell’entourage (specie di un collaboratore:Vincenzo Magistà, diventato successivamente direttore dell’informazione) di un assessore regionale alla Sanità, anch’egli di Conversano, Matteo Fantasia, le cui 3 figlie erano andate in sposa, l’una a Luca Montrone, prima insegnante in un istituto tecnico di Monopoli, diventato editore e presidente, l’altra a Peppino Spada, prima direttore di una filiale del Banco di Napoli, poi direttore generale della tv e l’ultima a tale Locaputo, insegnante di scuola elementare, diventato direttore della programmazione.
Intuivo che ci sarebbe stato poco spazio per le mie ambizioni in quella gestione familiare e cercai altra strada, non prima di aver raccomandato I., la regista di Androidi, che fu assunta e precedentemente ero riuscito anche a far assumere come direttrice di produzione, la montatrice del film che realizzai sul Federico II di Albertazzi, Piera Miscuglio.
Il mio grande amico assessore regionale (quello del cappotto, sic!) mi propose a Telebari, la più antica tv locale italiana, di proprietà di un costruttore, Dante Mazzitelli, all’epoca scarsamente interessato alla tv, tanto che era sotto il controllo di altra tv locale, Telesveva di Andria. A parte qualche tecnico per mandare in onda vecchi film di Totò, ci lavoravano solo una coppia di giornalisti, uno per lo sport, l’altra, Tania Catalano, per la cronaca. Telesveva faceva il tg regionale collegandosi con la filiale Telebari per le notizie del capoluogo.
La sfida alla “big” Telenorba era esaltante e ci entrai come programmista.
Nell’intervallo fra Androidi e Telebari ebbi per così dire asilo politico, ospitalità al Piccolo Teatro di Bari del mio maestro Eugenio D’Attoma, già mio vice al Consorzio per lo Spettacolo. Nelle tv impazzavano le telenovelas brasiliane, allora mi misi a progettare una telenovela locale con personaggi della realtà cittadina, le cui storie si raccontassero prima in teatro col pubblico e dopo in tv, con un drammaturgo di compagnia (all’epoca pensavo a Nicola Saponaro!), che alla bisogna ne cambiasse il testo, in base agli umori del pubblico teatrale…un po’ quello che avveniva nella mutevole offerta dei teatri di Broadway!
Al Piccolo Teatro conobbi la bellissima Eliana Ruggero, fidanzata con un attore-regista della locale compagnia teatrale e che fu la prima giornalista che feci assumere a Telebari.
Così iniziai ad occuparmi della tv a partire dalla redazione e dalle notizie che si dovevano trasmettere, i 2 giornalisti che trovai non erano sufficienti e cominciai a fare selezioni: feci assumere Piero Ricci, che lavorava in una radio, giornalista equilibrato, anni dopo divenne Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Pugliesi, come capo-redattore e la cicciona Fortunata dell’Orzo, che avevo conosciuto anni prima a Bari Radio 1, quando mi intervistò per Controteatro. Nel provino mi accorsi della straordinaria sua resa comunicativa, in pratica “scopava” con la telecamera, una naturalezza incredibile, come se non avesse fatto altro nella sua vita che la giornalista tv! La misi in redazione e lei:
– “essendo brutta, sporca e cattiva naturalmente faccio la cucina, non vado in video!”
– “No, anzi! tu sarai la punta di diamante della tv, starai sempre in video, andando a rompere le palle a tutti!”
E così fece! Andava negli uffici del Comune, della Regione senza preavviso a sputtanare i nulla facenti, a provocare dirigenti e assessori, le facevo condurre un programma pomeridiano con ospiti e telefonate in studio…era clamorosa!
Piero Ricci coordinava il notiziario con i servizi della bella Eliana e degli atri 2 giornalisti, precedentemente in collaborazione con Telesveva, a cui naturalmente questo mio “movimento” non piacque, tanto che il suo editore, Marmo a Mazzitelli, editore di Telebari: “DICA A DE RUVO CHE TELEBARI E’ NOSTRA, NON SUA!” Cosa che indispettì l’orgoglioso Mazzitelli, che ruppe il sodalizio e mi affidò la direzione della sua emittente!
Da quel momento potevo fare quello che volevo e lo feci:
– definii la parte commerciale con la concessionaria GI.PI.ELLE del mio amico Emanuele Guglielmi,
– chiamai per la segreteria, il mio “scudiero” di sempre, Lorenzo Sette, che aveva collaborato con me al Consorzio per lo Spettacolo,
– Adalgisa De Filippo, figlia di quel Pasquale con cui creai Controteatro e che ricordavo quando aveva 10 anni, già bella gnocca, intraprendente
– e Susanna Napolitano, anche lei conosciuta con Fortunata a Bari Radio 1 e che collaborava a Roma, in Rai con Giovanni Minoli e che voleva tornare a Bari. Susanna curava la produzione dei programmi
Ma il più bello avvenne dopo: TOTI E TATA E GENNARO NUNZIANTE
Avevo ricevuto un lp del duo comico cabarettistico Toti e Tata, Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, brani e canzoni da sganasciarsi dalle risate, fra cui una telefonata di Tata ad una signora:
– Complimenti signora! Lei è stata sorteggiata per avere in casa il presepe vivente!
– Hi che bello!
– Verrà San Giuseppe, la Madonna, Gesù bambino e…anche il bue e l’asinello!
– IL BUE E L’ASINELLO? E dove li metto? Non c’è posto!
– Non si preoccupi signora pensiamo a tutto noi!
– Scusate un attimo che vi passo mio figlio: “Senti, va bene il presepe vivente, ma il bue e l’asinello NON ESISTE PROPRIO!”
– Ma li mettiamo all’ingresso, vicino alla porta!
– Ho detto che non se ne parla proprio! (e TAC! Fine della conversazione)
Mi stesi per terra a ridere e decisi d’incontrarli.
Facevano spettacolo in un locale “La Dolce Vita” e alla fine chiesi chi gli faceva i testi? Mi presentarono uno spilungone sorridente, Gennaro Nunziante, detto anche Il Redentore,( perché abitava al quartiere Libertà di Bari, dov’era la Chiesa del Redentore), a cui davano 100.000 lire al mese per i testi dei loro sketches.
Proposi loro di venire a Telebari per un certo numero di ore al mese, in cambio di 3 milione a testa a tutti e 3!
– Pure a lui? (Emilio, rivolgendosi a Gennaro)
– Certo! Forse non hai capito: voi siete solo Toti e Tata, ma lui ne fa quanti ne vuole di Toti e Tata!
Anni dopo Gennaro creò CHECCO ZALONE (nome d’arte di Luca Medici, sta per “che cozzalone!” che uomo volgare!), facendo sceneggiatura e regia a film che battè ogni record d’incassi del cinema italiano! Non si dimenticò di me, anzi fu tra i pochi riconoscenti, dichiarò in seguito DEVO TUTTO A MIKI DE RUVO!
Gennaro era geniale! Ironizzava, senza mai cadere nel volgare, su qualsiasi fatto avvenisse in città: fosse la squadra di calcio o i Fratelli Matarrese, che avevano innalzato grattacieli vicino al mare a Punta Perotti, intrufolava Toti e Tata fra i 20.000 albanesi sbarcati a Bari, quell’anno, dalla nave Vlona; li inviava nei distributori a cercare la benzina, che aveva incendiato il Teatro Petruzzelli!
Ma il top avvenne l’anno dopo con la telenovela FILOMENA COZA DEPURADA!
Gli avevo raccontato della mia idea di fare telenovela con personaggi reali della città e lui chiamava Il Sindaco di Bari, anzi la Sindaca
di Bari, Daniela Mazzucca, a celebrare il matrimonio di Chico Polmone (Tata) e Filomena (Toti)…fu un successo straordinario! In città scoppiò “la filomenomania” (titolava Oscar Jarussi de La Gazzetta del Mezzogiorno !), nelle ore di messa in onda, Bari si bloccava, nessuno in giro! andavi al mare anche in provincia (Telebari era prevalentemente emittente cittadina) e i ragazzi si tuffavano al grido: MATOOH, l’intercalare di Filomena; budget pubblicitari alle stelle!
La verifica del fenomeno la feci al Teatro Team in un afosissimo 20 luglio: “le puntate di Filomena si erano concluse a fine giugno ed Emilio Solfrizzi (Toti), per sfruttare il successo che si avvertiva, mi disse di aver prenotato Teatro Team (2.500 posti in quartiere periferico) il 20 luglio…lo sconsigliai, ma mi sbagliavo!
Andai anch’io al teatro per verificare ed era stracolmo di gente, famiglie intere con bambini! In genere quando andavo a cinema o a teatro conoscevo quasi tutti, lì non conoscevo nessuno! Iniziò lo spettacolo che avevo visto tante volte alla Dolce Vita (un centinaio scarso di posti) ed il pubblico era in visibilio…alla fine annunciarono la sigla di Filomena, “Matrimonio Metafisico”, parte la musica dagli altoparlanti, si spengono le luci e migliaia di accendini come nei grandi concerti rock, Toti e Tata iniziano a cantare ed immediatamente furono travolti da un coro di 2.500 voci che sapevano il testo a memoria…BIS, TER e QUATER! Cose mai viste e da raccontare ai nipotini! Lo spettacolo fu replicato per altri 2 giorni!
Datamedia di Enrico Crespi (in seguito nel management di Mediaset) rilevava gli ascolti delle tv locali e nonostante il boom di “Filomena”, attribuì a Telebari gli stessi ascolti precedenti il mio arrivo, quando l’emittente mandava in onda film di Totò, visti e rivisti ed un informazione striminzita dall’essere filiale di Telesveva.
Al telefono chiesi allo stesso Crespi:
– Mi dice come rilevate gli ascolti?
– con telefonate agli utenti e verifiche coordinate da un responsabile di zona…
– chi è il responsabile per la Puglia?
– Luca Montrone di Telenorba!
– E le pare che la concorrente Telenorba possa essere felice di registrare il successo che sta ottenendo Telebari?
– Ha ragione, ma finora non abbiamo avuto problemi, comunque visto che lei è così attento alle nostre rilevazioni, vorrebbe essere lei a fare il responsabile di zona?
– Quello che mi sta proponendo è ancor più grave di quello che ha fatto! Tenga presente che questa telefonata è registrata ed io la invierò a tutte le emittenti pugliesi, visto che recentemente, poiché direttore e non editore, mi hanno nominato Coordinatore delle emittenti democratiche di Puglia e Basilicata!
E così feci! E mi telefonò Luca Montrone, chiedendomi di sorvolare. Gli dissi di no e lui allora mi rubò Toti e Tata e Gennaro Nunziante, che dai 108 milioni di Telebari, passarono ai 365 di Telenorba…1 milione al giorno!
Intanto era arrivato a Telebari Francesco Monteleone, me lo consigliò Gennaro, faceva ufficio stampa ad un consigliere comunale di Adelfia a 300.000 lire al mese, a Telebari ebbe 6 volte tanto! Scrittore di strada, pasoliniano e con idee. Con la guida di Susanna Napolitano crearono “CRONACHE IN ACCADEMIA”, lezioni universitarie in tv, per gli studenti che le avevano perse o le volevano rivedere, poi “UNA PAGINA STRACCIATA”, da una pagina, l’autore raccontava il suo libro….Bei programmi, bella tv quella di Telebari in quegli anni!