MAURIZIO LANDINI É IL NUOVO SEGRETARIO DELLA CGIL!
Di Gianni Carrassi,
Inizia un’altra importante giornata per la Storia del sindacalismo, del lavoro e dello sviluppo della Giustizia Sociale in Italia.
Man mano che passano le ore, si stringe la massa del consenso intorno a Maurizio Landini e, contestualmente, un paese lacerato da anni di misure restrittive delle tutele, libertà, dei diritti di lavoratori, disoccupati, pensionati, immigrati e delle diverse enclavi delle fragilità sociali e civili e che mostra ancora ulteriori ferite prodotte dalla propaganda politica da parte di un governo assente e che non dialoga con le forze sociali del paese, se non con quelle disposte ai mercimoni.
Non é e non sarà certo QUESTA CGIL vista a Bari, dove si respira un’aria fredda, umida ma assai tonica, perché ricca di iodio, toccasana per la rimozione dei residui tossici e per la tonificazione del sistema immunitario, per il suo rafforzamento!
La CGIL che uscirà, con Maurizio Landini Segretario Generale, sarà una CGIL più forte, finalmente coesa anche con chi ha impegnato il direttivo uscente in una laboriosa trattativa per ottenere ulteriore visibilità con una vice segreteria e pronta ad affrontare a viso aperto e senza tentennamenti le sfide che attendono il mondo del lavoro, del precariato e le innovative forme di sviluppo sociale necessarie al paese ed alle sue componenti.
Iniziando da un nuovo modello di società che é già in corso d’opera e che questo paese, strutturalmente in ritardo ma, questa volta non culturalmente, almeno per quanto riguarda le migliori componenti sociali e sindacali, può ancora proporre e costruire proprio perché il sindacato ha colto, prima d’altri, i sintomi di un malessere sociale ed a subirlo esso stesso.
Un malessere che pur coniugato con l’espressione becera e violenta del peggiore populismo massimalista che ancora oggi si manifesta con lo sgombero di Castelnuovo di Porto e le dolorose vicende che vedono ancora fuggitivi dalle miserie e dalle guerre, annegare in quel mare che un tempo era culla di civiltà o, quando sopravvissuti, venire riconsegnati nelle mani degli aguzzini, sta provocando la reazione di quel “sistema immunitario” intorno al quale si stanno riorganizzando e concentrando le cellule sane della classe operaia e delle forze del lavoro italiane.
Che ciò avvenga intorno alla figura di Maurizio Landini é il segno della maturità, di una coscienza sindacale che solo fino a qualche mese fa si pensava divisa fra troppi e dolorosi “distinguo” delle diverse componenti ed anime della CGIL e che solo la ferma volontà di non indietreggiare mai di fronte a scelte di politica industriale e condizioni incondivisibili, a compromessi indicibili, a costo di scelte difficili e pesanti da sopportare per i lavoratori e per la FIOM stessa, quotando il segno della capacità di saper capire ed anticipare i cambiamenti in corso e di sapersi adattare agli scenari difficili da affrontare, dimostrando anche, col coraggio e la determinazione che non si può riconoscere a Susanna Camusso, quali siano le caratteristiche che fanno di un Sindacato, un Grande Sindacato!
Lo sta dimostrando in questi giorni a Bari, non solo aprendosi con le sue importanti componenti culturali, con le associazioni, federazioni di servizi, centri studi, di ricerca economica, di testimonianza storica, di comunicazione sociale ma, soprattutto con il coraggio di affrontare a viso aperto e con umiltà anche le sue contraddizioni interne e di farne un valore non solo rappresentativo, ma soprattutto partecipativo che serva anche, come ha sollecitato Susanna Camusso a CISL e UIL, da riferimento a valori sinceramente e genuinamente unitari.
Una giornata fredda ed umida quella odierna a Bari ma, man mano che si svela, una bella e promettente giornata per il futuro del Paese e della CGIL guidata da Maurizio Landini e che lascia presagire ulteriori ed importanti scenari per quelle evoluzioni che riguardano il progresso sociale e civile italiano ed il dibattito europeo!
Questi siamo noi nella prima giornata del XVIII Congresso!
Pubblicato da CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro su Martedì 22 gennaio 2019