Miki de Ruvo LA MIA ESPERIENZA NELLO SPETTACOLO,PRIMA DELLA TV
Nascita di un gruppo teatrale a bari a fine anni 70’
Eravamo 4 amici ai…giardini di piazza Umberto,circa 40 anni fa,c’era anche colei che sposai successivamente,Elvira Sciannameo,pronti a rispondere ad ogni provocazione fascista,passò un tipo curioso,si chiamava Pasquale de Filippo,un giornalista calabrese,ex metalmeccanico,faceva il capo-redattore della pagina spettacoli della Gazzetta del Mezzogiorno…e con aria di sfida:STATE A FARE LA RIVOLUZIONE AH?
Dopo uno scambio di battute ci invitò a casa sua,lì vicino,abitava in v.Nicolò dell’Arca,caffè di sua moglie Angelina e whiskey nei bicchieri piccoli di “punt e mes”,aprì i suoi archivi:le copie grandi de “l’Espresso”,le musiche di Gaber e Iannacci,i libri di storia sul fascismo,le foto,gli scritti Brechtiani…
Cominciammo a vederci ogni giorno: c’era chi portava la chitarra,chi provava a recitare e a declamare e ad Elvira, che sapeva disegnare, Pasquale suggerì di abbinare la caffettiera napoletana al ritratto di Eduardo De Filippo, una tauromachia o il fucile (simbolo fallico con cui si uccise) al volto di Hemingway…gli organizzò una mostra. Io,pragmaticamente,mi detti da fare a trovare un locale dove provare,ci tassammo tutti e nacque “CONTROTEATRO”, un gruppo teatrale che cominciò ad esibirsi in sale parrocchiali e nei festival de l’Unità:il primo spettacolo “X^ MAS”, letture brechtiane alternate a documenti e lettere partigiane con la regia di Pasquale de Filippo…una palla! Successivamente contestai quel tipo di spettacolo e guidai una conversione del gruppo ad una espressione più cabarettistica e così nacque: “CHI VOTA DC DANNEGGIA ANCHE TE…DIGLI DI SMETTERE!”,rappresentato in numerosi festival de l’Unità (ricordo una manifestazione a Gravina con migliaia di giovani della Fgci) nei teatri e naturalmente a piazza Umberto! Così nasceva un gruppo teatrale a Bari alla fine degli anni ’70.
Spettacolo e Cultura a Bari nel passato (anni 70’/80’)
Racconto questo per far riferimento ad un periodo della vita culturale barese, ricca di stimoli e fermenti e che motivava quella generazione ad esprimersi nel teatro, nella musica, nelle arti visive, nella produzione audiovisiva.
Così i corsi di formazione al Piccolo Teatro di Eugenio d’Attoma e al Cut di Egidio Pani, da cui i tanti Gruppo Abeliano di Vito Signorile, I Baresi di Peppino Solfato, il Teatrino della Colonna di Ninì Angiuli, l’Anonima G.R. di Dante Marmone e Pinuccio Sinisi, delle sorelle Nole e Tiziana Schiavarelli, di Nicola e Carla Traversa e Duccio Ceglie, Puglia Teatro di Rino Bizzarro e Michele Mirabella, la Tiberio Fiorilli di Paolo Amoruso e Dino Signorile, il Kismet di Augusto Masiello, il Granteatrino di Paolo Comentale, La Difference di Elvira Maizzani, il Get di Palese con Pino Guario, le Sagre Teatrali di Beppe Stucci al Purgatorio, Gianni Ciardo, Nicola Pignataro, Gianni Colajemma, Toti e Tata, ecc.
Ma non solo teatro, c’era la musica della Via del Blues di Gino Giangregorio, Dino Panza, Ciro Neglia, Liborio Martorana, i Gomma Gomma di Michele Zonno, l’Antica e Nuova Musica di Rino Marrone, Pierfranco Moliterni, Cufaro…, Paolo Lepore, passato dagli Hugu Tugu alla Jazz Studio Orchestra, La Compagnia dei Musicanti di Mimmo Semisa, nasceva A/Erostato dei flli Trevisi, la produzione audiovisiva della Nuovo Segno di Roberto Barbera e dell’attuale direttore Rai, Carlo Brienza, l’Arti Visive di Lillo Dellino, l’attività libraria della Cleub di Francesco Santamaria.
Con il pallino dell’organizzazione, perché queste esperienze baresi (insieme alle altre della regione) non rimanessero fuoco di paglia, mi misi a coordinarle: prima nell’Arci poi facendole diventare “imprese” cooperative con tanto di bilanci e partite iva con L’Associazione delle coop culturali della Legacoop, creata dal grande Cesare Zavattini..
Incorniciai il mio diploma di laurea in giurisprudenza per regalarlo a mia madre e mi tuffai nel lavoro creando successivamente il Consorzio Cooperativo Pugliese per lo Spettacolo (strumento d’intervento economico e organizzativo) e ne divenni Presidente. Avevamo il problema di dare dimensione di impresa alle coop teatrali, così se da un lato nascevano “Teatri di Produzione”: il Piccolo Teatro il suo spazio l’aveva già, furono recuperati capannoni industriali attivandoli a sale per gli spettacoli, nacque così il Teatro Abeliano, il Teatro Kismet/Opera, il Teatro dell’Anonima, a cui si affiancarono dopo il Teatro Purgatorio, il Teatro Barium, il Teatro Duse; dall’altro avevamo il problema della distribuzione degli spettacoli a livello regionale e nazionale. Demmo così vita alla creazione di un circuito teatrale e musicale, invernale: “Insieme a Teatro”, in collaborazione con il GAT/Agis (Gruppo Teatri Associati) ed estivo (le numerose rassegne di cinema/teatro/musica/arti visive “Piazze e Castelli di Puglia”, “Palcoscenico in Puglia” con le direttrici di terra e di mare…addirittura la circumnavigazione della regione con un barcone spettacolo, che vomitava 130 artisti per 2 giorni e una notte a Taranto/Gallipoli/Brindisi/Molfetta/Isole Tremiti, infine con le 10 edizioni di “Invito a Corte” al castello svevo di Bari). Successivamente “Gli Itinerari Turistico-Culturali di Federico II e della Magna Grecia” con le più grandi produzioni teatrali realizzate in Puglia insieme a Giorgio Albertazzi, Nicola Trussardi,ecc. veri e propri laboratori da cui emersero numerosi attori ed artisti pugliesi.
Nel ’79 su pressione di queste esperienze nacque il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, che si trovò a gestire quel che si era creato, ma logiche politiche e clientelari ne segnarono una sottomissione a produzioni nazionali. Le compagnie e i teatri baresi ne occuparono la sede di via Melo per 3 mesi per correggerne la logica di distribuzione e investire nella formazione: nacque così la scuola di teatro di Orazio Costa, ma non ebbe un grande successo.
L’80% dei finanziamenti ministeriali e locali era assorbito dal Teatro Petruzzelli di Ferdinando Pinto (che comunque non si limitava a balletti e opere liriche, ma grandi concerti e spettacoli: da Frank Sinatra, Liza Minnelli, da Nureyev al Theatre du Soleil…fino all’Aida alle Piramidi) e fu conflitto con le esperienze locali, che contestavano gli investimenti pubblici alla distribuzione, piuttosto che alla produzione locale. Oltretutto dopo Frank Sinatra era difficile potesse ospitare i Gomma Gomma…
Ma anche in quella direzione il Consorzio Cooperativo Pugliese seppe dire la sua con la produzione tutta pugliese, dalla regia di Ida Mastromarino, agli interpreti, alle musiche, alla organizzazione… dopo 2 anni di laboratori di recitazione, di danza (Paul Pritchard), di canto (i flli Boccuzzi de Il Baricentro), di mimo (Yves Le Breton) del musical di Teatro-Rock “Androidi”, rappresentato oltre che al Teatro Royal di Bari, nei più grandi teatri italiani, dal tempio del musical italiano, il Teatro Sistina di Roma, al Teatro Nuovo di Torino, il Duse di Bologna, il Manzoni di Milano, il Cilea di Napoli, il Metastasio di Prato…
Divenni presidente anche del Consorzio Naz.dello Spettacolo “SISTEMA” (sponsorizzato dalle coop del Nord,Teatro dell’Elfo di Elio De Capitani,Gabriele Salvatores,Claudio Bisio,Paolo Rossi,il Collettivo di Parma di Bruno Borghi e Walter Le Moli,ecc.),con cui realizzai il PRIMO CARNEVALE DI VENEZIA, direzione artistica di Maurizio Scaparro, la gestione con La Comune di Dario Fo del più antico teatro italiano,tutto in legno,il RISTORI di Verona
Video Miki de Ruvo 30 anni fa