MIKI DIVENTA ADULTO
Miki diventa adulto
Mi ero diplomato al liceo scientifico, ma decisi di mettermi a lavorare rifiutando l’università e andai via di casa. Feci di tutto per difendere la mia autonomia (del resto non avevo mai accettato la paghetta di babbo Mario!): le interviste per la Doxa, lo scrutatore del Totocalcio e dell’Enalotto, “gli acinelli” cioè la separazione degli acini cattivi da quelli buoni nei vigneti di Noicattaro, il venditore di enciclopedie per “ I Quindici” della Field International Enterprise Educational. Misi in pratica gli insegnamenti di U’Roll nel vendere i detersivi per la Ca’ Foscari di Venezia. Dovevo convincere i genitori di bambini delle scuole elementari ad accollarsi un’infinità di rate da 3.000 lire, per acquistare un’enciclopedia che senz’altro avrebbe permesso loro di rivaleggiare in cultura con i figli dei benestanti, più fortunati che chiamavano babbo il proprio padre e non papà. Piccole regole di marketing : raccogliere informazioni sui bambini del palazzo assegnato, suonare 2 volte per non mostrare incertezze, vestirsi sempre con giacca e cravatta, qualificarsi come insegnante che offre consulenza gratuita, mettevo per terra un fogliaccio raffigurante una casa di campagna e chiamavo il bambino a descriverla, per poter imperiosamente affermare alla madre: vede signora suo figlio ha chiamato cavallo anche il cavallo più piccolo, invece di puledro, recinto invece che staccionata, casa invece che masseria…Avrà notato che i Quindici hanno colori diversi secondo l’età di chi li legge, più intensi i primi anni, più tenui man mano che si cresce…i bambini più piccoli difficilmente sfogliano il libro pagina per pagina…allora prendevo il libro per qualche foglio e lo sventolavo senza che si stracciasse…perché I Quindici son fatti con materiale che non si straccia! Cosi convincevo la povera gente dei quartieri periferici, o dei paesi limitrofi a Bari ad accollarsi una valanga di rate. Alla domanda di quanto costassero – “ ho parlato per mezz’ora me le merito 100 lire? Se ogni giorno venissi ad insegnare per mezz’ora me le darebbe 100 lire? – Ma anche di più ci mancherebbe! – Bene mi dia 100 lire!” E le mettevo in un salvadanaio-gadget. – Ogni giorno dovete mettere 100 lire in questo salvadanaio e avrete comprato i Quindici Ogni mese una rata da 3000 lire! Quando la signora rimandava l’acquisto alla presenza del marito, tornavo con Angela Colella, una sensuale collega in minigonna. Alle obiezioni del marito facevo cenno alla collega: “Angela, il giro di boa!” e quella roteava la lingua sulle labbra. La performance di Angela costava il 50% della provvigione!
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