Molti mi chiesero di candidarmi alle regionali
MOLTI MI CHIEDONO DI CANDIDARMI,MA LI RINGRAZIO Sono un battitore libero, e tale rimarrò. Se facessi politica sfanculerei Grillo dopo cinque secondi, Casaleggio dopo sei, Vendola neanche lo comprenderei, e in un partito che contempla anche (soprattutto) i D’Alema e i Boccia non potrei neanche concepire di restare un attimo.
Se fai il politico, devi rinunciare all’onestà intellettuale. Alla libertà. Alla provocazione. Devi difendere le scelte dell’apparato, devi dire “sì” e quando pensi “no”, devi imparare l’arte dell’obbedienza furbina, e io anche solo quando mi dicono “fai questo” mi incazzo. Sono geneticamente incapace di tollerare leader e megafoni, burocrati e apparati, fedeli alla linea e integralisti pallosi. Non ho alcuna appartenenza politica, se non le mie letture e i miei ideali.
Ve lo immaginate Bocca politico? E Montanelli, e Pasolini, e Fenoglio, e Gaber, e De André, eccetera (per fortuna)? Ero e rimango un cane sciolto: “sono diverso e certamente solo”, come urlava qualcuno.(art.pubblicato su Tupugliatv.net prima delle regionali del 2015)