RIFLESSIONI POST VOTO E SULL’INFORMAZIONE
RIFLESSIONI POST VOTO E SULL’INFORMAZIONE:
Pensando a Tupugliatv in ristrutturazione e alla crisi della carta stampata (ultimo a chiudere EPolis il 24 marzo; ma dice l’esperto Usa che i giornali chiuderanno tutti e la tv reggerà ancora per un poco!).
IL POTERE POLITICO E’ NUDO, SVANISCONO LE VECCHIE CONTRAPPOSIZIONI DESTRA/SINISTRA, FASCISTI (0,9% di Casa Pound) ANTIFASCISTI (3 % di LEU). SI E’ RETTO CON LE PROMESSE E CON LA CORRUZIONE VERSO CITTADINI SEMPRE PIU’ ALLO STREMO E CON LA FATICA DEL VIVERE QUOTIDIANO (In Italia 1 su 4 non ha lavoro!), GIOVANI DI VALORE EMIGRANO ALL’ESTERO, QUELLI PIU’ INDIGENTI SI DANNO ALLA DELINQUENZA, ALLA MALAVITA, ADDIRITTURA BULLI DI 13 ANNI MENANO A GRATIS DOCENTI E COETANI PER UN NONNULLA
SI ANNULLANO VALORI/IDEALI/RELIGIONI PUR DI SOPRAVVIVERE. SI LACERANO RAPPORTI AMICHEVOLI, ADDIRITTURA DI PARENTELA…UN TEMPO 2 DISOCCUPATI LOTTAVANO INSIEME, OGGI SI FANNO GUERRA PER OTTENERE UN LAVORO QUALSIASI.
L’INFORMAZIONE, IL VOTO,COME CAMBIA IL RAPPORTO CON I SUDDITI
Partiamo da alcuni dati:
1) Il 4 dicembre 2016 al referendum vincono i NO a prescindere dalle ragioni del SI e nonostante il rapporto 1 a 61 degli investimenti di pubblicità al SI; Renzi governa la RAI e le più importanti tv, ha l’appoggio della Confindustria e del grande Capitalismo Italiano (Marchionne/De Bendetti e C.). Ogni giorno invade i media per ore ed ore, promette soldi e benefici. Il PD, partito di maggioranza e di governo propone riforma della Costituzione. Ma raccoglie solo il 40% dei consensi.
2) Il “BULLO” Donald Trump diventa Presidente USA (Paese che governa il mondo), nonostante l’opposizione della Grande Finanza e della Grande Informazione, che lo definisce folle e incompetente.
3) Il 4 marzo del 2018 GRANDE SCONVOLGIMENTO DELLA POLITICA ITALIANA: Il M5S con oltre 11 milioni di voti, il 32% degli elettori, si afferma come primo partito italiano, stravince al Sud, dove è più alto il tasso di disoccupazione e disagio economico, sbaragliando le vecchie logiche del voto di scambio e le raccomandazioni di mafia/ndrangheta e camorra. Al Nord, messo meglio in economia, prevalgono i partiti di centro-destra, alleati in coalizione con il prevalere della Lega (dal 4% al 17%), che emargina Berlusconi e le sue tv e giornali, con il rifiuto dell’Europa e delle politiche migratorie. Il PD, che 3 anni prima aveva raccolto il 40% alle Europee e che controlla la RAI e molti giornali governativi (tra cui La Repubblica di Scalfari) passa al 18% ed alla sua sinistra non si va oltre il 3%! Oltre 2 miliardi di iscritti a Facebook, accusata di condizionare le elezioni in tutto il pianeta, controllando 56 milioni di profili associati! Per non parlare degli altri social-networks (Twitter/Instagram,ecc. e le centinaia di web-tv solo in Italia, dove ognuno dice la “sua” con commenti/video/foto/notizie…)
In un mondo di media sociali e telefonini in grado di connettersi alla Rete, la natura del dialogo tra leader e popoli sta cambiando ovunque: stiamo passando da un dialogo prevalentemente a senso unico- dall’alto verso il basso – ad uno preponderatamente a doppio senso – dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso.
L’informazione è omologata, visto un tg/letto un giornale li hai visti/letti tutti, cambia solo il “ma” il “purtroppo” il “finalmente” secondo l’orientamento editoriale della testata; i cittadini ridotti ad un ruolo passivo, semplici spettatori, al massimo tifosi.
Con il web i cittadini si indignano, denunciano disservizi e grandi abusi. ”Il passante col telefonino diventa reporter d’assalto” e si allea con la web tv per rivelare gli scandali, dire la propria opinione, insomma partecipando di più alla cosa pubblica. Il web offre la possibilità di partecipare e di non stare più sopra un albero, l’interattività (l’andata e ritorno della comunicazione) sfugge al controllo della manipolazione editoriale, la facilità