SE SEI FEMMINA…MUORI! (Melania Giglio)
SE SEI FEMMINA!
Se sei femmina, non puoi svegliarti una mattina ed andartene.
Non puoi dire che vuoi lavorare e mantenerti da te.
Non puoi innamorarti di un altro e scappare con lui.
Non puoi badare da sola ai tuoi figli.
Non puoi dire che, magari, preferisci stare da sola.
Se lo fai, muori.
E non sarà l’uomo nero ad ucciderti, non sarà lo sconosciuto, non sarà l’islamico a farlo.
Sarà tuo marito, tuo padre, tuo fratello, il tuo amante, il tuo fidanzato.
Sarà quello che avevi scelto a farlo.
Sarà quello che avrebbe dovuto rispettarti a farlo.
Se sei femmina non ti puoi incazzare.
E’ sconveniente, non si fa.
Non puoi essere furiosa per tutto questo.
Ti guarderebbero con compatimento.
Perderesti la tua dolcezza.
Perderesti la tua femminilità.
Spaventeresti.
Non saresti facile.
Non saresti rassicurante.
Sei una femmina, non un essere umano.
Le tue luci ed ombre non puoi viverle con pienezza,
questo solo ai maschi è concesso.
Non puoi desiderare quello che loro desiderano.
Non puoi volere posti di comando.
Non saresti più una buona madre.
Rischieresti di castrare e rendere insicuro il tuo uomo.
Non puoi fare i soldi.
Non puoi decidere se e quando avere dei figli.
Non puoi avere dei figli se vuoi fare carriera.
Non puoi essere più brava dei tuoi colleghi.
C’è un momento in cui, comunque, ti tocca fare un passo indietro.
Stai zitta.
Stai a casa.
Stai dietro al tuo uomo.
Stai dietro ai tuoi figli.
Tieni insieme la famiglia.
Tieni insieme i cocci.
Sorridi.
Vestiti bene.
Sii dolce.
Sii magra.
Sii porca, se serve.
Sii mamma.
Sii l’angelo.
Se sei femmina e desideri altro, tu muori.
Due sono le grandi rivoluzioni che vedremo in questo nuovo secolo appena iniziato : la rivoluzione tecnologica e la rivoluzione femminile.
La prima si sta affermando con più facilità, poichè è una rivoluzione “strumentale”, “funzionale”. Anche se credo che pochi si rendano conto di quanto essa muterà nel profondo le nostre categorie etiche, mentali e culturali.
La rivoluzione femminile sarà più lenta, contrastata e sofferta.
Ma è un’onda anomala che non si può fermare.
Io ho 40 anni ed osservo la mia generazione e quella delle donne più giovani di me .
Le osservo sul lavoro, nella gestione dei rapporti con se stesse e con gli altri.
Le osservo nelle università, nelle professioni, nella politica, nella cultura.
Ebbene : sono più brave.
E’ chiaro : ora generalizzo. Con tutti i limiti che una generalizzazione comporta.
Conosco tantissimi uomini meravigliosi ed interessanti, che riempiono la mia vita. Sono fortunata.
Però è questo che osservo.
A parità di opportunità le donne sono, in media, più preparate, più interessanti, più determinate, più consapevoli, più sveglie, più competitive.
Quindi sarà inevitabile : alle donne verranno affidati sempre più ruoli di responsabilità e di potere.
Tentare di frenare quest’onda è demenziale, anacronistico, ottuso.
Cos’hanno da dire gli uomini?
Sono evidentemente spaventati e confusi.
Sono evidentemente in crisi di identità….
Ma qualche domanda bisognerà pure farsela.
Non si potrà ucciderle tutte, vi pare?
Cosa pensate?
Come vivete tutto questo?
Ed un’ultima cosa mi chiedo : che madri hanno avuto gli autori di questi orrendi delitti? Che padri?
Di cosa diamine hanno parlato nel corso della loro vita spenta e gelida per arrivare a considerare una creatura così poco?
Ortigia, 28 maggio 2013
Melania Giglio