STRALCIO AUTOBIOGRAFICO SU MIA MADRE ISABELLA
COMUNICO A CHI MI VUOL BENE E MI SEGUE CHE HO RIPRESO A SCRIVERE LA MIA AUTOBIOGRAFIA: “ISABELLA”
RIFLESSIONI DOPO GLI AUGURI A MIA MADRE: Gianni Paulicelli Sono stato con te…Franco e Vito. ..quella notte…in corso Alcide de Gasperi. …me la ricordo bene….!!!!
Miki de Ruvo Mi hai fatto ricordare la veglia,quando arrivò una telefonata e rispose il mio amico Vanni Nobile: era mio padre che chiese di me, non lo sentivo da oltre 20 anni. Al tel disse: SONO BABBO, IL VERO BABBO! VUOI CHIEDERE AL DR. DE PALMA (il secondo marito di mamma)) SE MI FA VEDERE PER SOLI 2M MIA MOGLIE? Glielo chiesi e lui: DECIDI TU! E io: ANCHE SE MAMMA E’ MORTA SEI TU IL CAPO-FAMIGLIA! E lui: SON PASSATI TANTI ANNI… Al tel dissi: MAMMA ORMAI E’ MORTA E LA TUA PRESENZA ORA QUI E’ IMBARAZZANTE,LA SEPELLIREMO A CONVERSANO,DOVE VIVI TU!…Rispose RINGRAZIA PER ME IL DR. DE PALMA Non sono mai mancati i fiori sulla sua tomba ed erano i suoi!
Miki de Ruvo 8/9 anni dopo a cena con una mia amica di Conversano Pasqua Prunella mi dice che ieri è morto tuo padre e domani ci sono i funerali e tu ci devi essere.L’indomani la chiesa del Carmine di Conversano era affollata (mio padre aveva 9 fratelli e non si capisce quanti nipoti!) Dopo la cerimonia partì il corteo e sobillato dalla mia amica ne feci parte.Sul Largo di Corte i parenti stretti ricevettero le condoglianze e…sempre sobillato andai anch’io a darle…ma la zia più piccola mi riconobbe e urlò in dialetto: COSS JE’ MIKE, U’ FEGGHIE DE CENZIN (mio padre si chiamava Vincenzo). Allora tutti quelli che avevano già dato le condoglianze tornarono indietro a darle a me. Dopo, sottobraccio dei miei zii ebbi l’altra versione dei comportamenti di mio padre,motivati dalla folle gelosia per mia madre.Nella cappella fui chiamato dai monatti a dare l’ok per la sepoltura, mentre tutti guardavano dall’esterno.In quel momento, finto concentrato, pensai al suo bere e morire di cirrosi e alla bottiglia di wiskey nascosta sotto il letto in ospedale (me l’avevano descritto i parenti di un suo compagno di stanza, a cui diceva di voler raggiungere Isabella prima del suo secondo marito), guardai i capelli (ce li aveva ancora tutti,mentre io cominciavo a perderli) e la sua statura che ricordavo più grande (ero diventato più grande) e con gesto plateale detti l’OK! fra gli applausi di chi stava fuori della cappella…
Miki de Ruvo Il mio grande amico Gianvito Mastroleo (ex Pres. della Provincia di Bari) mi raccontò che con l’on. Giuseppe Di Vagno (anch’egli di Conversano) vennero alla villa che mamma aveva voluto costruire nel punto più alto della statale per Cozze e al suo secondo marito De Palma dissero: CI PERDONI,MA SAPPIA CHE A CONVERSANO NON C’ERA NESSUNO CHE NON FOSSE INNAMORATO DI SUA MOGLIE!