UNA COMPAGNA AL FIANCO
So di sfrasciare nel sentimentalismo,nel buonismo,nel pietismo ma NON ME NE FOTTE,QUANN IE’ BELL JE’ BELL: Sto ripensando alla notte di un dicembre 1917 in ospedale,al mio compagno di stanza intubato,operato al colon e a sua moglie che al tel ai figli e parenti diceva è inutile che venite, c’è la neve, non ho bisogno di niente,me la vedo io. Seduta su una sedia le gambe sulla sedia mia, avvolta in coperta,tutta la notte a vegliare il marito, il viso dritto,ogni tanto un cedimento sul lato,poi di nuovo dritto. Le avevo proposto sostituzione: io su sedia lei nel mio letto RIFIUTO CLAMOROSO! Ad un certo punto non ce la fa’ più: accascia il viso sul letto del marito e le gambe sotto le sue coperte CHE BELLO! HO PIANTO AL PENSIERO DI NON AVERE UNA COMPAGNA COME LEI AL FIANCO! Quanti errori sul rifiuto delle convivenze che uccidono il desiderio,l’amore che danno tutto per scontato e sui tanti principi del rapporto a 2! Quella donna ieri notte ha schiaffeggiato enciclopedie sul rapporto di coppia!