A conclusione dell’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro con la Classe IV/E dell’IITET De Viti De Marco di Triggiano, é doveroso tracciare alcune considerazioni circa l’esperienza svolta da questi giovani studenti dell’Istituto ad indirizzo economico e turistico di Triggiano che hanno voluto verificare le possibili opportunità di lavoro, sviluppo ed occupazione offerte da un settore che erroneamente viene considerato secondario del mercato turistico: quello del Turismo Accessibile o “for all”.
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Gli alunni dell’ITET De Viti De Marco di Triggiano hanno voluto eseguire uno screening della condizione cittadina ipotizzando due percorsi turistici cittadini, uno di carattere culturale e l’atro eno-gastronomico dopo un breve corso di formazione in aula ed un test di rilevazione e mappatura delle principali barriere architettoniche e sensoriali effettuato presso il proprio plesso scolastico, dal quale sono emerse non poche sorprese legate principalmente a superficialità nei comportamenti quotidiani, sottovalutazione dei bisogni e, a volte, dei rischi riguardo le persone disabili, ma che in linea di massima promuovono l’Istituto in fatto di accessibilità e sicurezza.

Con il Tutor di PugliAccessibile e l’insegnanti di sostegno Prf.ssa Rosa Carone, la Tutor e docente Prof.ssa Rosa Anna Liturri, i giovani sono stati introdotti alla rilevazione delle barriere fisiche, culturali ma soprattutto infrastrutturali e di servizio nel contesto cittadino barese, aeroportuale, ferroviario e portuale grazie alla cortese disponibilità e patrocinio della FERROTRAMVIARIA S.p.A., dell’AUTORITA’ DEL SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO, del COMUNE DI BARI e dell’appena nominata AUTORITA’ GARANTE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ in seno al CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE

Nel complesso la realtà infrastrutturale barese ne esce a testa alta e con valori di eccellenza per quanto riguarda la qualità del servizio di trasporto ferroviario soprattutto per merito del servizio navetta fra Aeroporto (uno dei più accessibili d’Europa!) e stazione ferroviaria, svolto da FERROTRAMVIARIA su carrozze comode, accessibili anche per non vedenti grazie all’abbondanza di mappe tattili e braille anche sulle passamanerie ed alle persone sorde per l’efficace comunicazione visiva, dando per scontato quella per le disabilità psicomotorie.
L’unica vera Cenerentola, quella che dovrebbe costituire la “cerniera” fra le due infrastrutture, mancando un collegamento ferroviario con il Porto, é l’Azienda di trasporto urbano, l’AMTAB che deve far fronte a gravi problemi interni di riorganizzazione, ristrutturazione e bilanci. Ma questa é un’altra storia che merita altre attenzioni e considerazioni.

La complessità e l’articolazione dei servizi portuali rivolti ai passeggeri vengono ovviate col ricorso alla disponibilità di persone e mezzi che garantiscono, all’arrivo come in partenza, ogni servizio a supporto dei bisogni del viaggiatore con esigenze specifiche. Sarebbe auspicabile la realizzazione di una sorta di “ostello di transito” o una “Stanza Amica o Blu” sul modello di quelle aeroportuali, visto che spesso le attese per operazioni d’imbarco possono anche essere piuttosto lunghe, in particolare per famiglie che transitano da Bari dopo un lungo viaggio. Nessun problema invece al Terminal Crociere dove, per motivi facilmente immaginabili, accoglienza e servizi sono di alto livello, con una significativa eccezione per la visibilità delle indicazioni e la comunicazione.

Peccati venali ma facilmente assolvibili ed ai quali sopperiscono zelanti operatori che con professionalità e disponibilità spesso prevengono le richieste dell’utenza stessa, guidandola ed assistendola con abnegazione, consci dell’impegno da parte dell’Autorità di Sistema Portuale presieduto dal Prof. Ugo Patroni Griffi e della Direzione del Porto verso le realizzazioni innovative e di ammodernamento del Sistema Portuale barese e dell’Adriatico Meridionale che si stanno via via realizzando, dei progetti che riscontrano finanziamenti e che auspichiamo trovino ulteriori realizzazione.

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